Mancano studi di coorte prospettici basati sulla popolazione che abbbiano valutato la relazione tra assunzione di fibre e lo sviluppo di malattie infiammatorie intestinali.
E' stata, pertanto, studiata l'associazione tra assunzione di fibre e lo sviluppo della malattia di Crohn e della colite ulcerosa in una popolazione europea di ampie dimensioni.
In totale, 401326 partecipanti, di età compresa tra 20 e 80 anni, sono stati reclutati in otto Paesi europei tra il 1991 e il 1998.
Al basale, l'assunzione di fibre [ fibre totali, fibre da frutta, verdura e cereali ] è stata registrata utilizzando questionari di frequenza alimentare.
La coorte è stata monitorata per lo sviluppo della malattia infiammatoria intestinale.
Ogni caso è stato abbinato a quattro controlli.
In totale, 104 e 221 partecipanti hanno sviluppato rispettivamente la malattia di Crohn e la colite ulcerosa.
Sia per la malattia di Crohn che per la colite ulcerosa, non sono emerse associazioni statisticamente significative con i quartili o le tendenze nei vari quartili, per la fibra totale o per le singole fonti.
Le associazioni non sono state influenzate dall'aggiustamento per fumo e per consumo di energia.
La stratificazione in base allo stato di fumatore ha mostrato risultati nulli a parte una associazione inversa con la fibra di cereali e la malattia di Crohn nei non-fumatori [ quartile 4 versus 1, OR = 0.12, intervallo di confidenza al 95% = 0.02-0.75, p = 0.023, OR trend tra i quartili = 0.50, intervallo di confidenza del 95% = 0.29-0.86, p = 0.017 ].
In conclusione, i risultati non supportano l'ipotesi che la fibra alimentare sia coinvolta nell'eziologia della colite ulcerosa, sebbene studi, in futuro, dovrebbero indagare se possa esserci un effetto protettivo di specifici tipi di fibra in base allo stato di fumatore nella malattia di Crohn. ( Xagena2018 )
Andersen V et al, Journal of Crohn's and Colitis, 2018; 12: 129-136
Gastro2018