CheckMate -649, uno studio registrativo di fase 3 che sta valutando Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla sola chemioterapia come trattamento di prima linea per il cancro gastrico metastatico, il cancro della giunzione gastroesofagea ( GEJ ) o l'adenocarcinoma esofageo, ha soddisfatto entrambi gli endpoint primari di sopravvivenza globale ( OS ) in una analisi ad interim prestabilita e di sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) nell'analisi finale in pazienti con tumori esprimenti PD-L1 con un punteggio combinato positivo ( CPS ) di 5 o più.
Il beneficio in termini di sopravvivenza globale è stato osservato anche nella popolazione interamente randomizzata.
Nivolumab è il primo e unico inibitore di PD-1 a dimostrare una sopravvivenza globale superiore e una sopravvivenza libera da progressione in combinazione con la chemioterapia rispetto alla sola chemioterapia nei pazienti con cancro gastrico, cancro della giunzione gastroesofagea o adenocarcinoma esofageo.
I profili di sicurezza di Nivolumab e della chemioterapia in questo studio riflettono i noti profili di sicurezza di Nivolumab e della chemioterapia nei tumori gastrici ed esofagei di prima linea.
Checkmate -649 è uno studio randomizzato, multicentrico, in aperto che sta valutando la combinazione Nivolumab più chemioterapia o l'associazione Nivolumab più Ipilimumab rispetto alla sola chemioterapia in pazienti con carcinoma gastrico non-trattato, non-HER2-positivo, in fase avanzata o metastatica, carcinoma della giunzione gastroesofagea o adenocarcinoma esofageo.
I pazienti nel braccio Nivolumab più chemioterapia hanno ricevuto Nivolumab 360 mg più Capecitabina e Oxaliplatino ( CapeOX ) ogni tre settimane o Nivolumab 240 mg più 5-Fluorouracile, Leucovorina e Oxaliplatino ( FOLFOX ) ogni due settimane.
I pazienti nel braccio Nivolumab più Ipilimumab hanno ricevuto Nivolumab 1 mg/kg più Ipilimumab 3 mg/kg ogni tre settimane per quattro cicli seguiti da Nivolumab 240 mg ogni due settimane.
I pazienti nel braccio chemioterapico hanno ricevuto FOLFOX o CapeOX rispettivamente ogni due o tre settimane.
Tutti i pazienti hanno continuato il trattamento per 2 anni o fino a progressione della malattia, tossicità inaccettabile o revoca del consenso.
Gli endpoint primari dello studio erano la sopravvivenza globale nei pazienti PD-L1-positivi con un punteggio CPS di 5 o più trattati con Nivolumab più chemioterapia, e la sopravvivenza libera da progressione valutata secondo BICR ( Blinded Independent Central Review ), in pazienti con CPS maggiore o uguale a 5 trattati con Nivolumab più chemioterapia rispetto alla sola chemioterapia.
Gli endpoint secondari chiave comprendevano la sopravvivenza globale nei pazienti con CPS maggiore o uguale a 1 trattati con Nivolumab più chemioterapia versus sola chemioterapia, nonché la sopravvivenza globale e il tempo al peggioramento dei sintomi ( TTSD ) nei pazienti trattati con Nivolumab più Ipilimumab rispetto alla sola chemioterapia.
Il cancro gastrico, noto anche come cancro allo stomaco, è il quinto tumore più comune e la terza causa di morte per cancro in tutto il mondo.
Negli Stati Uniti, il tasso di sopravvivenza relativa a 5 anni è del 5.5% per i pazienti con diagnosi di malattia metastatica.
Esistono diversi tipi di cancro che possono essere classificati come cancro gastrico, inclusi alcuni tipi di tumori che si formano a livello della giunzione gastroesofagea.
Il cancro esofageo è il settimo tumore più comune e la sesta causa di morte per cancro in tutto il mondo.
Negli Stati Uniti, il tasso di sopravvivenza relativa a 5 anni è del 4.9% o inferiore per i pazienti con diagnosi di malattia metastatica.
I due tipi più comuni di cancro esofageo sono il carcinoma a cellule squamose e l'adenocarcinoma, che rappresentano rispettivamente circa l'85% e il 15% di tutti i tumori esofagei, sebbene l'istologia del tumore esofageo possa variare in base alla regione geografica con il più alto tasso di adenocarcinoma esofageo riscontrato nel Nord America ( 65% ).
La maggior parte dei casi viene diagnosticata in fase avanzata e influisce sulla vita quotidiana del paziente, inclusa la sua capacità di mangiare e bere. ( Xagena )
Fonte: BMS, 2020
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