Nel carcinoma anale, la sopravvivenza libera da colostomia è una misura della preservazione dello sfintere anale dopo trattamento con radioterapia o chemioterapia.
Il fallimento nel controllo del carcinoma dell’ano e le complicazioni del trattamento sono indicazioni alternative per la colostomia, ma non esistono dati sui tassi di colostomia causa-specifica.
Uno studio di coorte ha esaminato questi tassi.
Mediante i registri nazionali e la revisione delle cartelle cliniche, sono stati identificati pazienti con diagnosi di tumore anale, formulata nel periodo 1995-2003, sottoposti a trattamento curativo con radioterapia o chemioterapia in 4 Centri danesi.
È stata calcolata l’incidenza cumulativa della colostomia legata al tumore e di quella legata alla terapia, trattando colostomia e decesso come eventi competitivi.
Il follow-up è iniziato al termine della radioterapia ed è continuato fino al 2008.
Nello studio sono stati inclusi 235 pazienti con carcinoma anale.
Le incidenze cumulative a 5 anni di colostomia legata al tumore e legata alla terapia sono state, rispettivamente, pari al 26% e all’8%.
Una dimensione del tumore superiore a 6 cm versus una inferiore a 4 cm è risultata essere un fattore di rischio per colostomia correlata al tumore ( hazard ratio, HR, aggiustato, 3.8 ) e l’escissione locale prima della radioterapia è risultata essere un fattore di rischio per la colostomia correlata a terapia ( HR aggiustato, 4.5 ).
In conclusione, dopo radioterapia o chemioterapia con intento curativo, un terzo dei pazienti ha subito una colostomia, che in un terzo dei casi è risultata associata alla terapia.
Un’ampia dimensione del tumore è risultata correlata a un maggior rischio di colostomia legata al tumore, mentre una storia di precedente escissione è risultata associata a un incremento nell’incidenza di colostomia legata alla terapia. ( Xagena2011 )
Sunesen KG et al, J Clin Oncol 2011; 29: 3535-3540
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