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Durvalumab come mantenimento dopo chemioterapia di prima linea nei pazienti con adenocarcinoma esofago-gastrico avanzato HER2-negativo: studio PLATFORM


Lo studio PLATFORM ( PL Anning Treatment For Oesophago-gastric Cancer: a Randomised Maintenance Therapy Trial ) è uno studio di fase II adattivo che ha valutato il ruolo delle terapie di mantenimento nell'adenocarcinoma esofago-gastrico ( OG ) avanzato.

È stato valutato il ruolo dell'inibitore anti-PD-L1 Durvalumab ( Imfinzi ) in questi pazienti.

I pazienti con adenocarcinoma esofago-gastrico localmente avanzato o metastatico negativo a HER2 con controllo della malattia o risposta a 18 settimane con chemioterapia di prima linea a base di Platino sono stati randomizzati a sorveglianza attiva o a Durvalumab come mantenimento.

L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ). La sicurezza è stata valutata in tutti i pazienti che avevano iniziato le visite di sorveglianza o avevano ricevuto almeno una dose di Durvalumab.

Sono state condotte analisi esplorative di sopravvivenza in base al punteggio PD-L1 CPS ( Combined Positive Score ) e ai fenotipi del microambiente tumorale ( TME ) a dominanza immunitaria ( biomarcatore-positivo ) o dominante per l'angiogenesi ( biomarcatore-negativo ).

Nel periodo 2015-2020, 205 pazienti sono stati randomizzati a sorveglianza ( n=100 ) e Durvalumab ( n=105 ). Non sono state osservate differenze significative nella sopravvivenza libera da progressione ( hazard ratio, HR 0.84; P=0.13 ) e nella sopravvivenza globale ( OS; HR 0.98; P=0.45 ) tra sorveglianza e Durvalumab.

In tutto 5 pazienti randomizzati a Durvalumab hanno dimostrato risposte radiologiche incrementali rispetto a nessuno con sorveglianza. Eventi avversi correlati al trattamento si sono verificati in 77 pazienti ( 76.2% ) assegnati a Durvalumab.

È stato osservato un effetto favorevole sulla sopravvivenza globale con Durvalumab rispetto alla sorveglianza nei pazienti con punteggio CPS superiore o uguale a 5 e positivi al biomarcatore immunitario rispetto ai sottogruppi con punteggio CPS inferiore a 5 e negativi al biomarcatore, rispettivamente ( CPS superiore o uguale a 5 vs inferiore a 5: HR 0.63 vs HR 0.93; positivi al biomarcatore vs negativi: HR 0.60 vs HR 0.84 ).

Durvalumab come mantenimento non migliora la sopravvivenza libera da progressione nei pazienti con adenocarcinoma esofago-gastrico che rispondono alla chemioterapia di prima linea, ma ha indotto risposte radiologiche incrementali in un sottoinsieme di pazienti.

La caratterizzazione del microambiente tumorale potrebbe perfezionare la selezione dei pazienti per la terapia anti-PD-L1 oltre al solo CPS PD-L1. ( Xagena2024 )

Fong C et al, ESMO Open 2024;9(7):103622

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