Pochi pazienti con età uguale o superiore a 75 anni prendono parte a studi clinici e di conseguenza non è noto se la chemioterapia adiuvante per il carcinoma del colon di stadio III possa portare beneficio in questo gruppo di pazienti.
In totale, 5.489 pazienti di età uguale o superiore a 75 anni con tumore del colon resecato di stadio III, diagnosticato tra il 2004 e il 2007, sono stati selezionati da quattro gruppi di dati contenenti informazioni relative alle caratteristiche demografiche, allo stadio, al trattamento e alla sopravvivenza.
Questi gruppi di dati includevano SEER-Medicare, una connessione tra il registro New York State Cancer Registry ( NYSCR ) e i suoi programmi Medicare, e studi prospettici di coorte Cancer Care Outcomes Research and Surveillance Consortium ( CanCORS ) e il National Comprehensive Cancer Network.
I dati sono stati analizzati in parallelo per valutare l’effetto del trattamento sulla sopravvivenza.
L’utilizzo di terapia adiuvante è diminuito con età e comorbilità.
La chemioterapia è risultata associata a un beneficio di sopravvivenza di grandezza comparabile ai risultati degli studi clinici ( SEER-Medicare mortalità per propensity score, hazard ratio [ HR ] 0.60 ).
Anche il beneficio incrementale di regimi con Oxaliplatino su regimi senza Oxaliplatino è risultato simile in grandezza ai risultati degli studi clinici ( SEER-Medicare, HR=0.84; NYSCR-Medicare, HR=0.82 ) in due delle tre fonti di dati analizzate.
Tuttavia, la significatività statistica non è risultata consistente.
L’effetto benefico della chemioterapia e di Oxaliplatino non è sembrata attribuibile solamente a fattori confondenti.
In conclusione, l’esperienza non-correlata a studi clinici suggerisce che i pazienti con carcinoma del colon di stadio III di età uguale o superiore a 75 anni potrebbero ottenere un beneficio di sopravvivenza con la chemioterapia adiuvante.
Il trattamento con Oxaliplatino offre solo un piccolo aumento del beneficio.
L’uso di chemioterapia adiuvante dopo i 75 anni merita di essere presa in considerazione valutando il peso dei rischi individuali e le preferenze. ( Xagena2012 )
Sanoff HK et al, J Clin Oncol 2012; 30: 2624-2634
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