La stimolazione del nervo sacrale ( SNS ) è un potenziale trattamento per la stipsi refrattaria alle terapie standard. Tuttavia, non vi sono studi randomizzati controllati riguardanti la sua efficacia.
Nei pazienti con costipazione da rallentato transito, è stata valutata l'efficacia della stimolazione del nervo sacrale soprasensoriale e sottosensoriale rispetto a stimolazione del nervo sacrale simulata, in uno studio prospettico di 18 settimane, randomizzato, in doppio cieco, crossover, in due fasi, controllato con placebo.
L'esito primario era la percentuale di pazienti che, in più di 2 giorni alla settimana per almeno 2 settimane su 3, hanno segnalato un movimento intestinale associato a una sensazione di completa evacuazione.
Dopo 3 settimane di valutazione del nervo periferico, tutti i pazienti hanno avuto l'impianto permanente e sono stati randomizzati a stimolazione sottosensoriale / simulata ( 3 settimane ciascuno ) e poi ri-randomizzati a soprasensoriale / simulata ( 3 settimane ciascuno ) con un periodo di washout di 2 settimane.
Sono stati mantenuti diari quotidiani di evacuazione, e la qualità di vita ( QoL, SF36 ) è stata misurata alla fine di ciascun braccio.
Tra il 2006 e il 2012, 234 pazienti sono stati valutati stitici, dei quali 59 erano disposti ed idonei a partecipare ( 4 maschi; età media 42 anni ).
Dei 59 pazienti, 16 ( 28% ) hanno risposto alla valutazione del nervo periferico. 55 pazienti hanno continuato con un impianto permanente per stimolazione del nervo sacrale.
La percentuale di pazienti che hanno soddisfatto la misura di esito primario non differiva tra stimolazione soprasensoriale ( 30% ) e simulata ( 21% ), né tra stimolazione sottosensoriale ( 25% ) e simulata ( 25% ).
Non ci sono stati cambiamenti significativi nei punteggi QoL.
In conclusione, nei pazienti con costipazione refrattaria da rallentato transito, la stimolazione del nervo sacrale non ha migliorato la frequenza dei movimenti intestinali completi nel periodo attivo di 3 settimane. ( Xagena2015 )
Dinning PG et al, Am J Gastroenterol 2015; 110: 733-740
Gastro2015