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Etrolizumab come terapia di induzione per la colite ulcerosa


Etrolizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato che si lega selettivamente alla subunità beta7 delle integrine eterodimeriche alfa4beta7 e alfaEbeta7.
Uno studio ha valutato Etrolizumab nei pazienti con colite ulcerosa attiva da moderata a grave.

In questo studio in doppio cieco, controllato con placebo, randomizzato, di fase 2, i pazienti con colite ulcerosa attiva da moderata a grave che non avevano risposto alla terapia convenzionale sono stati reclutati da 40 Centri di riferimento in 11 Paesi.

I pazienti eleggibili ( età 18-75 anni; punteggio Mayo Clinic Score [ MCS ] di 5 o superiore, o di 6 o superiore negli USA; malattia estesa di 25 centimetri o più da margine anale ) sono stati randomizzati in un rapporto 1:1:1 a una di due dosi di Etrolizumab per via sottocutanea ( 100 mg alle settimane 0, 4 e 8, con placebo alla settimana 2, o 420 mg dose di carico alla settimana 0 seguita da 300 mg alle settimane 2, 4 e 8 ), oppure a placebo.

L'endpoint primario era la remissione clinica alla settimana 10, definita come punteggio MCS di 2 o valore inferiore ( senza sottopunteggio individuale superiore a 1 ), analizzato nella popolazione intention-to-treat modificata ( mITT; tutti i pazienti randomizzati che hanno ricevuto almeno una dose di farmaco in studio, hanno avuto almeno una valutazione della attività di malattia post-basale e hanno avuto un punteggio parziale endoscopico di screening maggiore o uguale a 2 ).

Nel periodo 2011-2012, 124 pazienti sono stati assegnati in maniera casuale; di questi 5 avevano un punteggio parziale endoscopico di 0 o 1 e sono stati esclusi dalla popolazione mITT, lasciando 39 pazienti nel gruppo Etrolizumab 100 mg, 39 nel gruppo Etrolizumab 300 mg più dose di carico, e 41 nel gruppo placebo per le analisi primarie.

Nessun paziente nel gruppo placebo ha presentato remissione clinica alla settimana 10, rispetto a 8 pazienti ( 21% ) nel gruppo Etrolizumab 100 mg ( P=0.0040 ) e 4 pazienti ( 10% ) nel gruppo Etrolizumab 300 mg più dose di carico ( P=0.048 ).

Gli eventi avversi si sono verificati in 25 dei 41 pazienti ( 61% ) nel gruppo Etrolizumab 100 mg ( 5 dei quali, 12%, sono stati considerati gravi ), 19 dei 40 pazienti ( 48% ) nel gruppo Etrolizumab 300 mg più dose di carico ( 2 gravi, 5% ) e 31 dei 43 pazienti ( 72% ) nel gruppo placebo ( 5 gravi, 12% ).

Alla 10.a settimana Etrolizumab ha mostrato una più alta probabilità di portare a remissione clinica rispetto al placebo.
Pertanto, il blocco di alfa4beta7 e alfaEbeta7 potrebbe fornire un approccio terapeutico unico per il trattamento della colite ulcerosa, e sono previsti studi di fase 3. ( Xagena2014 )

Vermeire S et al, Lancet 2014;384:309-318

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