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Impatto della giovane età su efficacia e sicurezza del trattamento nel carcinoma colorettale avanzato


Il carcinoma colorettale si manifesta in prevalenza negli anziani, ma circa il 5% dei pazienti ha età uguale o inferiore a 50 anni.

È stato condotto uno studio per determinare se un’età giovane sia un fattore prognostico o se possa influenzare l’efficacia/tossicità della chemioterapia nei pazienti con malattia in stadio avanzato.

Sono stati analizzati dati individuali di 6.284 pazienti da 9 studi di fase III sul carcinoma colorettale avanzato che hanno utilizzato un singolo agente a base di Fluorouracile e chemioterapia di combinazione.

Gli end point includevano: sopravvivenza libera da progressione, sopravvivenza generale, tasso di risposta ed eventi avversi di grado 3 o maggiore.

In totale, 793 pazienti ( 13% ) avevano un’età inferiore a 50 anni; 188 di questi pazienti ( 3% dei pazienti totali ) avevano un’età inferiore a 40 anni.

La nausea di grado 3 o maggiore ( 10% versus 7%; P=0.01 ) è risultata più comune, mentre la diarrea grave ( 11% vs 14%; P=0.001 ) e la neutropenia ( 23% vs 26%; P inferiore a 0.001 ) erano meno comuni nei pazienti più giovani ( meno di 50 anni ) che in quelli più anziani ( età superiore a 50 anni ).

L’età è risultata un fattore prognostico per la sopravvivenza libera da progressione, con gli esiti meno favorevoli nei pazienti più giovani di 50 anni ( mediana, 6.0 vs 7.5 mesi; hazard ratio, HR=1.10; P=0.02 ), ma non ha influenzato il tasso di risposta o la sopravvivenza generale.

Nel sottogruppo di studi monoterapia versus chemioterapia di combinazione, i benefici relativi della terapia multiagente sono risultati simili per pazienti giovani e anziani.

Risultati comparabili sono stati ottenuti utilizzando 40 anni come cut-point di età.

In conclusione, la giovane età è modestamente associata a una peggiore sopravvivenza libera da progressione, ma non a peggior sopravvivenza generale o tasso di risposta nei pazienti trattati con tumore del colon-retto in stadio avanzato.
I pazienti più giovani hanno mostrato una maggiore incidenza di nausea ma minore di diarrea e di neutropenia con la chemioterapia in generale.
I pazienti giovani, rispetto a quelli più anziani, traggono gli stessi benefici dalla chemioterapia di combinazione. ( Xagena2011 )

Blanke CD et al, J Clin Oncol 2011; 29: 2781-2786


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