Uno studio ha valutato la sicurezza dell’Interferone-alfa pegilato ( PegIFN; PegIntron ) ed il suo ruolo nell’indurre la remissione nei pazienti con colite ulcerativa attiva.
Sessanta pazienti,con un punteggio di attività clinica ( CAI ) superiore a 6, sono stati randomizzati a ricevere un trattamento con placebo controllato ( 20 pazienti ), con PegIFN 0.5 microgrammi/kg ( n=19 ) o con PegIFN 1.0 microgrammi/kg ( n=21 ), una volta a settimana , per 12 settimane.
I pazienti ricevevano anche 5-aminosalicilati, steroidi e/o Azatioprina.
Nel 15,8% ( 3 /19 ) dei pazienti del gruppo PegIFN 0.5 e nel 14,3% ( 3 su 21 ) dei pazienti del gruppo PegIFN 1.0 sono stati riscontrati gravi effetti indesiderati , ma in nessun paziente del gruppo placebo.
La percentuale di remissione clinica a 12 settimane ( CAI £ 4 ) è stata del 35% nel gruppo placebo, del 47% nel gruppo PegIFN 0.5 e del 33% nel gruppo PegIFN 1.0.
Il 55% ( 11/20 ) dei pazienti trattati con placebo , il 31,6% ( 6/19 ) dei pazienti trattati con PegIFN 0,5 , ed il 47,6% ( 10/21 ) dei pazienti trattati con PegIFN 1.0 hanno interrotto precocemente lo studio , a causa soprattutto dell’inefficacia del trattamento.
La somministrazione più alta di PegIFN è stata associata ad una significativa riduzione dei livelli di proteina C reattiva.
Il trattamento con Interferone-alfa pugilato è risultato inefficace nei pazienti con colite ulcerativa.
Tilg H et al, Gut 2003 ; 52:1728-1733
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