Le statine possono ridurre la secrezione di colesterolo biliare indipendentemente dalla loro capacità di inibire la sintesi di colesterolo.
Le statine, inoltre, prevengono la formazione di calcoli biliari negli studi su animali, sebbene l’effetto di questi farmaci sulla malattia litiasica biliare sia controverso.
Uno studio ha esaminato la relazione tra uso di statine e il rischio di colecistectomia in una coorte di donne statunitensi, partecipanti al Nurses’Health Study.
I Ricercatori hanno condotto un’analisi retrospettiva sull’impiego delle statine, utilizzando i dati raccolti nel 2000 per definire l’impiego a partire dal 1994, e un’analisi prospettica per i farmaci ipolipidemizzanti dal 1994 al 2004.
Nell’analisi delle statine, sono stati individuati 2.479 casi di colecistectomia durante i 305.197 persone-anno della valutazione di follow-up.
Il rischio relativo multivariato per i correnti utilizzatori di statine, rispetto ai non-utilizzatori, è stato di 0.82.
Nell’analisi riguardante i farmaci ipolipidemizzanti, i casi di colecistectomia sono stati 3.420 durante i 511.411 persone-anno di valutazione di follow-up.
Rispetto ai non-utilizzatori, il rischio relativo multivariato per gli attuali utilizzatori di farmaci ipocolesterolemizzanti, in maggioranza statine, è stato di 0.88.
In conclusione, l’impiego delle statine sembra ridurre il rischio di colecistectomia nelle donne. ( Xagena2009 )
Tsai C-J et al, Gastroenterology 2009; 136: 1593-1600
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