L’identificazione dei predittori di risposta all’Infliximab ( Remicade ) nella malattia di Crohn permette una migliore selezione dei pazienti da trattare con questo farmaco.
Sono stati studiati 100 pazienti con malattia di Crohn infiammatoria o con fistole. Il periodo di osservazione è stato di 3 mesi.
Nella malattia infiammatoria , il 73% dei non fumatori rispetto al 22% dei fumatori ha risposto alla terapia con Infliximab ( p < 0.001 ).
Tra i pazienti che hanno assunto in modo contemporaneo un immunosoppressore , il 74% ha risposto all’Infliximab rispetto al 39% di chi non ha assunto una terapia immunosoppressiva ( p=0.007 ).
Una prolungata risposta ( superiore ai 2 mesi ) è stata raggiunta nel 59% dei non fumatori rispetto al 6% dei fumatori ( p < 0.001 ) e nel 65% dei pazienti sottoposti a terapia immunosoppressiva rispetto al 18% di coloro che non hanno assunto un immunosoppressore ( p < 0.001).
Nella malattia con fistole la risposta totale percentuale non è stata diversa tra i non fumatori ed i fumatori , ma i non fumatori hanno avuto una più lunga durata di risposta ( p = 0.046 ).
L’uso concomitante di farmaci immunosoppressori non ha prodotto alcun effetto sulla percentuale di risposta e sulla durata.
L’analisi di regressione logistica multivariata ha confermato l’effetto dannoso del fumo e l’effetto benefico dell’impiego dei farmaci immunosoppressori sulla risposta dei pazienti con malattia infiammatoria.
La stessa analisi non ha mostrato , per la malattia con fistole , un’associazione tra fumo o impiego concomitante di immunosoppressori e risposta all’Infliximab.( Xagena2002 )
Parsi MA et al , Gastroenterology 2002 ; 123: 707-713