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Management della pancreatite autoimmune: l’esperienza dell’University of Pittsburgh


La pancreatite autoimmune è sempre più frequentemente riconosciuta come una forma di pancreatite cronica.
Ricercatori dell’University of Pittsburgh negli Stati Uniti, hanno condotto una revisione riguardante il management della pancreatite autoimmune in un grande Centro di cure terziarie.

Sono state riviste in modo retrospettivo le informazioni relative a caratteristiche demografiche, presentazione clinica, risultati di laboratorio e di esami per immagini, coinvolgimento extra-pancreatico, risposta al trattamento e ricorrenza in 26 pazienti con pancreatite autoimmune trattati presso il Medical Center dell’Università di Pittsburgh dal 1998 al 2007.

L’età mediana alla presentazione era pari a 62.5 anni, il 65% dei pazienti era costituito da uomini e l’88% era caucasico.

Le manifestazioni più comuni erano rappresentate da: dolore addominale lieve di nuova insorgenza ( 65% ), ittero ( 62% ) e perdita di peso ( 42% ).

La massa pancreatica, l’ingrossamento o la prominenza agli esami per immagini erano presenti nel 85% dei pazienti.

Il livello sierico di IgG4 ( immunoglobulina-4 ) è risultato elevato ( maggiore di 140 mg/dl ) nel 44% dei pazienti alla presentazione.

La più comune osservazione extra-pancreatica è stata la stenosi biliare extrapancreatica/intraepatica ( 35% ).

Complicazioni vascolari peri-pancreatiche sono state osservate nel 23% dei pazienti.

Sei pazienti sono stati sottoposti a pancreatectomia parziale o completa.

Una risposta parziale o completa è stata osservata dopo trattamento iniziale con steroidi in 19 pazienti e per quello con Metotrexato in 1 paziente.

Le recidive sono risultate comuni, specialmente in pazienti con manifestazioni extrapancreatiche, e in genere hanno risposto a una combinazione di steroidi e Azatioprina.

I criteri comunemente utilizzati per la diagnosi (criteri HISORt della Mayo Clinic, criteri della Japanese Pancreas Society, criteri diagnostici coreani ) sono stati rispettati nel 85% dei casi.

Lo studio ha confermato diverse osservazioni precedentemente riportate sulla pancreatite autoimmune, e ha evidenziato la presenza di complicanze vascolari in un sottogruppo di pazienti con pancreatite autoimmune.
Inoltre è emerso che i criteri diagnostici attualmente disponibili non sono in grado di identificare tutti i pazienti con pancreatite autoimmune. ( Xagena2009 )

Raina A et al, Am J Gastroenterol 2009; 104: 2295-2306


Gastro2009


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