È stato condotto uno studio per valutare la combinazione di Oxaliplatino ( Eloxatin ) con chemioradioterapia basata su Fluorouracile come trattamento preoperatorio per il carcinoma rettale localmente avanzato.
Nello studio, 747 pazienti con adenocarcinoma resecabile, localmente avanzato ( cT3-4 e/o cN1-2 ) del medio-basso retto sono stati assegnati in maniera casuale a radiazione pelvica ( 50.4 Gy in 28 frazioni giornaliere ) e concomitante infusione di Fluorouracile ( 225 mg/m2/giorno ) da sola ( braccio A, n=379 ) o combinata con Oxaliplatino ( 60 mg/m2 a cadenza settimanale × 6; braccio B, n=368 ).
L’end point primario era la sopravvivenza generale.
Di seguito viene riportato il risultato di un’analisi pianificata di risposta al trattamento preoperatorio.
Eventi avversi di grado da 3 a 4 durante il trattamento preoperatorio sono risultati più frequenti con Oxaliplatino più Fluorouracile e radiazione che con radiazione e Fluorouracile da soli ( 24% vs 8% dei pazienti trattati; P inferiore a 0.001 ).
Nel braccio B, l’83% dei pazienti trattati con Oxaliplatino ha avuto 5 o più somministrazioni settimanali.
Il 91%, rispetto al 97% nel braccio controllo, ha ricevuto 45 Gy o una dose superiore ( P inferiore a 0.001 ).
Il 96% versus 95% dei pazienti è stato sottoposto a chirurgia con tassi simili di resezioni addomino-perineali ( 20% vs 18%, braccio A vs braccio B ).
Il tasso di risposta patologica completa è stato del 16% in entrambi i bracci ( odds ratio, OR=0.98; P=0.904 ).
Il 26% versus 29% dei pazienti ha mostrato linfonodi positivi dal punto di vista patologico ( braccio A vs braccio B; P=0.447 ), il 46% versus 44% ha mostrato infiltrazione tumorale oltre la muscolare propria ( P=0.701 ) e il 7% versus 4% aveva margini di resezione circonferenziale positivi ( P=0.239 ).
Metastasi intra-addominali sono state osservate al momento della chirurgia nel 2.9% versus 0.5% dei pazienti ( braccio A vs braccio B; P=0.014 ).
In conclusione, l’aggiunta di Oxaliplatino a chemioradioterapia pre-operatoria a base di Fluorouracile aumenta in modo significativo la tossicità senza influenzare la risposta del tumore primitivo.
È necessario un follow-up più lungo per valutare l’impatto sugli end point di efficacia. ( Xagena2011 )
Aschele C et al, J Clin Oncol 2011; 29: 2773-2780
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