È stata confrontata la sicurezza e la efficacia del trattamento antibiotico rispetto alla appendicectomia per il trattamento primario della appendicite acuta non-complicata mediante una meta-analisi di studi randomizzati controllati di pazienti adulti affetti da appendicite acuta non-complicata, diagnosticati con esami ematologici e radiologici.
L'esito primario era rappresentato dalle complicazioni.
Le misure di esito secondario erano l'efficacia del trattamento, la durata del ricovero, e l'incidenza di appendicite complicata e di nuovo ricovero.
In tutto, 4 studi randomizzati controllati con un totale di 900 pazienti ( 470 sottoposti a trattamento antibiotico, 430 ad appendicectomia ) hanno incontrato i criteri di inclusione.
Il trattamento antibiotico è stato associato a un tasso di successo del 63% ( 277/438 ) a 1 anno.
La meta-analisi delle complicanze ha mostrato una riduzione del rischio relativo del 31% per il trattamento antibiotico rispetto alla appendicectomia ( risk ratio 0.69; I2=0%, P=0.004 ).
Un'analisi secondaria, che ha escluso lo studio con crossover di pazienti tra i due interventi dopo la randomizzazione, ha mostrato una significativa riduzione del rischio relativo del 39% per la terapia antibiotica ( risk ratio 0.61; I2= 0%, P=0.02 ).
Dei 65 ( 20% ) pazienti che hanno subito appendicectomia dopo la riammissione, 9 avevano l'appendicite perforata e 4 avevano appendicite cancrenosa.
Non sono state osservate differenze significative per efficacia del trattamento, durata del ricovero, o rischio di sviluppare appendicite complicata.
In conclusione, gli antibiotici sono efficaci e sicuri come trattamento primario per i pazienti con appendicite acuta non-complicata.
Un iniziale trattamento antibiotico merita considerazione come opzione di trattamento primario per l’appendicite precoce non-complicata. ( Xagena2012 )
Varadhan KK et al, BMJ 2012; 344: e2156
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