Dati storici e studi recenti hanno mostrato che la linfoadenectomia standardizzata porta a risultati migliori rispetto alla linfoadenectomia standardizzata limitata.
Sulla base di tali osservazioni lo studio Dutch D1D2, uno studio nazionale olandese prospettico, e randomizzato, ha confrontato la linfoadenectomia estesa con quella limitata in pazienti con adenocarcinoma primario dello stomaco resecabile.
Scopo dello studio era valutare l’effetto della tecnica estesa rispetto a quella limitata sulla recidiva di malattia e sopravvivenza in pazienti trattati con intento curativo.
Nel periodo 1989-1993, i pazienti sono stati arruolati in 80 ospedali.
I criteri di idoneità alla partecipazione erano adenocarcinoma dello stomaco dimostrato per via istologica senza segni di metastasi a distanza, età inferiore a 85 anni e condizioni fisiche adeguate per linfoadenectomia limitata o estesa.
I pazienti sono stati esclusi se presentavano precedenti o co-esistenti tumori o se si erano sottoposti a gastrectomia per tumori benigni.
Le analisi sono state effettuate per intention-to-treat.
In totale, 1.078 pazienti sono stati selezionati per lo studio e di questi 996 sono risultati idonei all’arruolamento.
Al trattamento con intento curativo sono stati assegnati in maniera casuale 711 pazienti ( 380 nel gruppo linfoadenectomia limitata e 331 in quello estesa ) e a quello palliativo 285 pazienti.
I dati sono stati raccolti in maniera prospettica e tutti i pazienti sono stati seguiti per un periodo mediano di 15.2 anni ( intervallo 6.9-17.9 anni ).
Le analisi sono state effettuate per 711 pazienti trattati con intento curativo in accordo al gruppo di trattamento.
Dei 711 pazienti, 174 ( 25% ) erano vivi al momento dell’analisi e tutti tranne 1 erano senza ricorrenza.
La sopravvivenza generale a 15 anni è stata pari al 21% ( 82 pazienti ) per il gruppo linfoadenectomia limitata e 29% ( 92 pazienti ) per quello linfoadenectomia estesa ( p=0.34 ).
Il tasso di mortalità correlato al carcinoma gastrico è risultato significativamente più elevato nel gruppo linfoadenectomia limitata ( 48%, 182 pazienti ) rispetto a quello osservato nel gruppo linfoadenectomia estesa ( 37%, 123 pazienti ), mentre i decessi correlati ad altre patologie sono risultati simili nei due gruppi.
La ricorrenza locale è stata del 22% ( 82 pazienti ) nel gruppo linfoadenectomia limitata versus 12% ( 40 pazienti ) in quello linfoadenectomia estesa e la ricorrenza regionale è stata del 19% ( 73 pazienti ) nel gruppo linfoadenectomia limitata versus 13% ( 43 pazienti ) in quello linfoadenectomia estesa.
I pazienti sottoposti a intervento di linfoadenectomia estesa hanno mostrato un tasso di mortalità operatoria significativamente più elevato rispetto a quello dei pazienti dell’altro gruppo ( 10% vs 4%; p=0.004 ), tassi di complicanze più elevati ( 43% vs 25%; p inferiore a 0.0001 ) e tasso di rioperazione più elevato ( 18% vs 8%; p=0.00016 ).
In conclusione, dopo un follow-up mediano di 15 anni, la linfoadenectomia estesa è risultata associata a minor ricorrenza locoregionale e a tassi di decessi correlati a carcinoma gastrico rispetto alla linfoadenectomia limitata, ma anche a tassi significativamente più elevati di mortalità post-operatoria, morbilità e rioperazione.
Poiché nei Centri più specializzati è disponibile un intervento più sicuro di linfoadenectomia estesa con preservazione della milza, questo intervento chirurgico rappresenta l’approccio consigliato per pazienti con tumore gastrico resecabile ( curabile ). ( Xagena2010 )
Songun I et al, Lancet Oncol 2010; 11: 439-49
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