La sopravvivenza al tumore del colon-retto si è dimostrata inferiore in Danimarca e in Inghilterra rispetto a Paesi comparabili ad alto reddito.
Sono stati utilizzati i dati dei registri nazionali sul tumore del colon-retto per valutare se le differenze nella proporzione di pazienti sottoposti a chirurgia di resezione possano contribuire alle differenze internazionali nella sopravvivenza al tumore del colon-retto.
In uno studio basato sulla popolazione, sono stati raccolti dati da tutti i pazienti di età compresa tra 18 e 99 anni diagnosticati con adenocarcinoma colorettale primario, invasivo, dal 2010 al 2012, in Danimarca, Inghilterra, Norvegia e Svezia, dai registri dei tumori del colon-retto.
È stata stimata la sopravvivenza netta standardizzata per età ed è stata confrontata la percentuale di pazienti sottoposti a chirurgia di resezione per stadio ed età.
Si è cercato di prevedere lo stato di chirurgia resezionale che i pazienti avrebbero avuto se fossero stati trattati nel Paese con le migliori prestazioni, date le loro caratteristiche individuali.
Sono stati estratti i dati dei registri per 139.457 pazienti adulti con adenocarcinoma colorettale invasivo: 12.958 pazienti in Danimarca, 97.466 in Inghilterra, 11.450 in Norvegia e 17.583 in Svezia.
La sopravvivenza a 3 anni al tumore del colon era inferiore in Inghilterra ( 63.9% ) e Danimarca ( 65.7% ) rispetto a Norvegia ( 69.5% ) e Svezia ( 72.1% ).
La sopravvivenza al tumore del retto era più bassa in Inghilterra ( 69.7% ) rispetto agli altri tre Paesi ( Danimarca 72.5%, Svezia 74.1% e Norvegia 75.0% ).
Non sono state trovate differenze significative nella sopravvivenza per i pazienti con malattia in stadio I in nessuno dei quattro Paesi.
La sopravvivenza a 3 anni dopo tumore del retto in stadio II o III e tumore del colon in stadio IV è stata costantemente più bassa in Inghilterra ( tumore del retto di stadio II 86.4%, tumore del retto in stadio III 75.5%; e tumore al colon di stadio IV 20.5% ) rispetto alla Norvegia ( 94.1%, 83.4% e 33.0% ) e Svezia ( 92.9%, 80.6%, e 23.7% ).
La sopravvivenza a 3 anni dopo tumore del retto in stadio II e tumore del colon in stadio IV era anche più ridotta in Inghilterra rispetto alla Danimarca ( tumore del retto in stadio II 91.2% e tumore del colon in stadio IV 23.5% ).
La percentuale totale dei pazienti trattati con chirurgia di resezione variava da 47.803 su 69.867 pazienti ( 68.4% ) in Inghilterra a 9.582 su 11.786 ( 81.3% ) in Svezia per tumore del colon e da 16.544 su 27.599 ( 59.9% ) in Inghilterra a 4.106 su 5.797 ( 70.8% ) in Svezia per cancro del retto.
Questo range era più ampio per i pazienti di età superiore a 75 anni ( cancro del colon 19.078 su 31.946 pazienti in Inghilterra, 59.7%, rispetto a 4.429 su 5.474 in Svezia, 80.9%; tumore del retto 4.663 su 10.195 in Inghilterra, 45.7%, rispetto a 1.342 su 2.169 in Svezia, 61.9% ), e la proporzione di pazienti trattati con chirurgia di resezione era costantemente più bassa in Inghilterra.
Il gradiente di età del declino nella proporzione di pazienti trattati con chirurgia di resezione era più forte in Inghilterra che negli altri tre Paesi in tutte le categorie di stadio.
Nello scenario ipotetico in cui tutti i pazienti sarebbero stati trattati come in Svezia, dati età, sesso e stadio di malattia, il più ampio incremento nella chirurgia di resezione sarebbe avvenuto per i pazienti con tumore del retto di stadio III in Inghilterra ( aumentando dal 70.3% all’88.2% ).
La sopravvivenza al tumore colorettale in Inghilterra e al tumore del colon in Danimarca erano inferiori rispetto a Norvegia e Svezia.
La sopravvivenza è risultata parallela alla attuazione della chirurgia di resezione in questi Paesi.
Le differenze nella selezione dei pazienti per la chirurgia, in particolare nei pazienti di età superiore a 75 anni o nei soggetti con malattia avanzata, potrebbero in parte spiegare queste differenze nella sopravvivenza al tumore del colon-retto a livello internazionale. ( Xagena2019 )
Majano SB et al, Lancet Oncology 2019; 20: 74-87
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