Studi osservazionali hanno indicato che livelli più alti di 25-idrossivitamina D3 [ 25(OH)D ], sono associati a un rischio ridotto di carcinoma colorettale e a una sopravvivenza migliore nei pazienti con tumore del colon-retto.
Tuttavia, l'influenza dello stato della vitamina D sulla recidiva tumorale e la sopravvivenza dei pazienti con cancro al colon di stadio III non è nota.
È stata esaminata in modo prospettico l'influenza dei valori plasmatici predetti di 25(OH)D post-diagnosi in 1.016 pazienti con cancro al colon di stadio III, arruolati in un studio di terapia adiuvante sponsorizzato dal National Cancer Institute ( NCI ).
È stata esaminata l'influenza dei punteggi predetti di 25(OH)D sulla recidiva e sulla mortalità del cancro ( sopravvivenza libera da malattia; DFS ).
I pazienti nel più alto quintile del punteggio predetto di 25(OH)D avevano un hazard ratio ( HR ) corretto per la recidiva o la mortalità del cancro del colon ( sopravvivenza libera da malattia ) di 0.62 rispetto a quelli nel quintile più basso ( P per trend=0.005 ).
Un più alto punteggio predetto di 25(OH)D è risultato associato a un significativo miglioramento della sopravvivenza libera da recidiva e della sopravvivenza complessiva ( P per trend=0.01 e 0.0004, rispettivamente ).
Il vantaggio associato a un più alto punteggio predetto di 25(OH)D è risultato coerente tra i predittori dell'esito del cancro e gli strati di caratteristiche molecolari tumorali, inclusa l'instabilità dei microsatelliti ( MSI ) e lo stato di mutazione KRAS, BRAF, PIK3CA e TP53.
In conclusione, i più alti livelli predetti di 25(OH)D dopo una diagnosi di tumore del colon di stadio III possono essere associati a una ridotta recidiva e a una migliore sopravvivenza.
Sono necessari studi clinici che valutano il beneficio della supplementazione con vitamina D nel setting adiuvante. ( Xagena2017 )
Fuchs MA et al, Ann Oncol 2017; 28: 1359-1367
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